Questo panino è dedicato a tutti quelli che prendono la moto non per andare al lavoro, non per spostarsi da un posto all'altro, ma per il puro piacere di percorrere kilometri spensierati disegnando strade con le due ruote... fermandosi nel silenzio di un bosco a mangiare un panino portato da casa...
Questo panino è uno dei miei preferiti durante le scampagnate, non manca mai. Qui sotto la ricettina, e se volete sapere qualcosa in più di me... andate oltre.
INGREDIENTI per 2 panini:
2 rosette
2 salsicce
300 gr di cicoria
vino bianco
aglio, olio extravergine, peperoncino, sale
PREPARAZIONE:
Pulite la cicoria e cuocetela direttamente in padella con l'olio, l'aglio ed il peperoncino. A parte tagliate in due ogni salsiccia per lungo e cuocetele in poco olio, sfumate con il vino e al termine della cottura toglietele dalla padella.
Aprite in due le rosette, e se non sono vuote, svuotatele. Inzuppate ogni metà inferiore nell'olio delle salsicce.
Si, lo so, sembra una cosa schifosa, ma lo so io quanto è bbono! :-) Fidatevi!
Ora costruite bene gli strati: parte inferiore della rosetta unta bisunta, cicoria ripassata in padella, salsiccia aperta a metà e, prima di chiudere avrete pulito la padella della cicoria con la parte superiore delle rosette.
Ecco, chiudete i panini in un tovagliolo e poi nella stagnola. Infilate nello zaino insieme ad una bottiglia di acqua e... buona strada!
Ed ora, per chi vuole,
qualcosa di me.
Sono una persona dinamica ed ho molti interessi ed hobby, anche se al momento sono più impegnata a costruire una piccola famiglia ancora giovane ma...
Prima che arrivassero le due birbe, io e mio marito eravamo appassionati Motociclisti, e chi ha la moto nel cuore rimane Motociclista anche quando si prende la decisione di lasciare la propria compagna un momento da parte.
Questo "momento" per me è durato 4 anni, fra le due gravidanze e il lungo allattamento di ogni bambina, e questa settimana finalmente, ho fatto risistemare la mia vecchia e fidata Honda Transalp 600.
Per me è quasi come una figlia... abbiamo imparato a camminare insieme fidandoci una dell'altra, le ho dato da mangiare quando ne aveva bisogno (leggi benzina), le ho cambiato il pannolino quando era sporco (leggi olio e filtro motore) sporcandomi le mani, le comprato le scarpette nuove quando le vecchie erano consumate (leggi gomme). Siamo cadute insieme, ed insieme ci siamo rialzate, controllando i graffi e qualche livido (e per fortuna niente di grave). Le ho insegnato a cantare (ho montato un bel paio di trombe al posto del cicalino, per questo sono conosciuta negli ambienti Motociclistici come "Trombetta"). Abbiamo fatto il bagno insieme (perché anche d'estate un acquazzone ti coglie all'improvviso). Ci siamo fermate a scorgere i tramonti sui tanti passi degli Appennini e delle Alpi (quelli sul Sella ed il Rolle non li dimenticherò mai; ancora oggi, al solo ricordo mi vengono i brividi). Insieme abbiamo conosciuto persone fantastiche, percorrendo decine di migliaia di kilometri in Italia e all'estero; ho corso con lei per scappare da qualche maleducato incontrato sulla strada... o per rincorrerlo...
Abbiamo accompagnato Gino Strada fino dentro al Vaticano, nella manifestazione "Per Uno Straccio Di Pace", con un fazzoletto bianco legato allo specchietto.
Tante, ma tante mangiate insieme agli Amici Motociclisti, accompagnate sempre da tante, ma tante risate fragorose!
Fra i tanti raduni ricordo una Pasquetta dove portai la macedonia di frutta, dentro una pentola a pressione chiusa nel bauletto posteriore... quanto abbiamo riso insieme a tutti gli altri!
In sella a lei sono andata al mio matrimonio, a fianco a mio marito in sella alla sua.
Abbiamo creato il panico dentro Roma, quel giorno, perché la coda di Amici in moto (venuti da tutta Italia, isole comprese) era interminabile... ringraziamo ancora i Falchi in borghese, anche loro rigorosamente in moto, che ci hanno fatto strada bloccando il traffico facendoci passare con il rosso e nei sensi unici, per arrivare prima alle Terme di Caracalla, dove ci siamo sposati. Gestire quasi duecento motociclisti che rombano e suonano il clacson attraversando tutta Roma non deve essere stato facile per loro.
Al nostro matrimonio c'erano più Motociclisti che parenti... e questo ve la dice lunga su che tipo di persone siano i Motociclisti... gente strana... ma vera.
Vorrei scrivere tanto, tanto, ma tanto sulle emozioni vissute in sella alla mia Transalp, ma... mi ha aspettato per 4 lunghi anni in silenzio, ed ora è lì fuori che mi chiama con il suono dei suoi due cilindri, per andare a fare un giro appena si presenta l'occasione, pronta per farmi vivere di nuovo tanti bei momenti di vita, con acqua, sole, vento o neve.
Una sola raccomandazione: non confondetevi mai tra un Motociclista ed un possessore di moto, soprattutto in estate è facile sbagliarsi. Ho trovato
qui la lettera di un padre di un motociclista, che non è più tra noi e... non trovo parole migliori per descrivere
Noi
Motociclisti. Leggete anche voi, vi prego, ne vale la pena, ed alzate un poco il volume...